Nicola Quaranta non molla. Classe 1987, alla dodicesima stagione alla Sampierana, è con Glauco Lanzi il veterano della squadra.
Nicola Quaranta, la Sampierana è una sorpresa anche per lei?
“Ero certo che avremmo fatto bene perché le basi del nostro progetto nato tre anni fa erano solide; sono stati bravi i nuovi ad inserirsi al meglio nel gruppo squadra e tutti insieme ad aver trovato i giusti equilibri tattici e formare uno spogliatoio ottimo”.
Il vostro obiettivo qual è visto che siete a +11 dalla zona playout?
“Non possiamo porcelo a lungo termine, andiamo avanti partita per partita che studiamo in maniera approfondita assieme al mister: su questo aspetto Barontini insiste molto. Raggiungiamo il prima possibile quota 40 punti e poi ragioniamo su quale può essere la nostra prospettiva. La cosa positiva è che abbiamo capito che è un campionato senza padrone; sei, sette squadre sono sullo stesso livello e se non ci saranno terremoti con il mercato, prevedo grande equilibrio fino alla fine. Comunque la Sampierana ha dimostrato di potersela giocare ad armi pari con tutte e questo ci dà coraggio per le sfide future. A marzo si vedrà”.
L’ultima partita con il Russi è stata dai due volti: sessanta minuti ottimi e 3-0, poi qualche sbandamento con il portiere Foiera grande protagonista e 3-2 finale…
“Abbiamo rimesso in gioco una partita che era in cassaforte, ci siamo chiusi nella metà campo subendo il ritorno del Russi, però nel momento difficile abbiamo dimostrato forza mentale riuscendo a portare a casa il successo. Anche questo è un segnale di forza”.
Come ha ritrovato l’Eccellenza a distanza di anni?
“Il livello tecnico si è abbassato come in tutte le categorie, ma a livello tattico c’è stato un salto di qualità perché gli allenatori sono preparati”.
In che cosa deve migliorare la Sampierana?
“Ultimamente abbiamo subito qualche rete di troppo, dobbiamo recuperare solidità che ci ha reso protagonisti. Anche in fase offensiva si può fare un po’ meglio. Al netto di tutto, comunque, siamo molto soddisfatti del nostro rendimento”.
E Quaranta come se la cava?
“Faccio la mia parte, ho giocato cinque partite da titolare, in altre sono entrato. Sono stato schierato in tutti i ruoli della difesa, anche da braccetto di sinistra. Cerco di sopperire alla freschezza atletica che non è quella di una volta con l’esperienza, con una migliore lettura delle situazioni di gioco, con una maggiore cura della parte tattica. A smettere non ci penso, finché mi diverto e gli impegni familiari me lo permettono”.
Fonte: Press Rimini